ARTICOLIDIRITTO PENALELegilsazione speciale

La Cassazione sull’abuso del diritto – Cass. Pen. 33187/2013

Cass. Pen. Sez. III, 31 luglio 2013, n. 33187
Presidente Mannino,Relatore Amoresano

Depositata ieri la pronuncia numero 33187 della terza sezione penale della Suprema Corte in tema di abuso del diritto in ambito fiscale.
In particolare, i giudici di legittimità hanno stabilito che i comportamenti elusivi possono avere rilevanza penale, ma solo quando determinano la violazione di norme antielusive specifiche e codificate dalla legge.
Contestare il solo abuso del diritto, cioè aver tenuto una serie di comportamenti (leciti) che mirano a ottenere un risparmio fiscale ma non si basano su altre giustificazioni economiche, non basta.
Nessun reato, in sostanza, potrà essere contestato al contribuente senza indicare quale norma anti elusiva – specificamente prevista dalla legge – sia stata violata.
Non basta, dunque, il semplice richiamo ad una violazione del “generico principio di buona fede e correttezza” contenuto nell’articolo 10 dello Statuto del contribuente.
In conclusione, l’abuso del diritto non è reato a meno che non venga violata una precisa disposizione antielusiva.

Particolare la circostanza che proprio questa sia la tesi sostenuta ieri dal Prof. Coppi nel processo Mediaset, quando ancora la sentenza in questione non era stata depositata.

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Redazione Giurisprudenza Penale

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