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Sull’incidenza dello stato di detenzione del padre nei confronti della salute dei figli: questioni di legittimità costituzionale sollevate dal GUP di Lecce

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Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, ud. 21 settembre 2016
Dott. Stefano Sernia

Il Giudice dell’udienza preliminare presso il Tribunale ordinario di Lecce affronta il problema legato alle conseguenze sullo stato di salute dei figli minori, derivante dallo stato di detenzione del genitore, che – come si legge nell’ordinanza allegata – è un problema che «non trova disciplina alcuna nel codice di rito, che è attento alle eventuali ripercussioni negative della detenzione sullo stato di salute del detenuto (cfr. art. 275 co. 4 bis cpp), ma ignora completamente la rilevanza da riconoscersi alle ripercussioni che tale condizione di detenzione possa avere sui suoi familiari, anche nel caso in cui questi siano minori di età».

Sulla base dell’insensibilità della normativa nazionale alla suddetta questione, il GUP salentino ha dunque sollevato, con articolata motivazione, la questione di compatibilità di diverse norme del Codice di rito con la Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 27 maggio 1991, n. 176.

Redazione Giurisprudenza Penale

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