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Prescrizione e reati lesivi degli interessi finanziari dell’UE: il 10 aprile l’udienza in Corte Costituzionale sulla vicenda Taricco.

E’ prevista per il 10 aprile 2018 l’udienza davanti alla Corte Costituzionale nella vicenda Taricco relativa, come è noto, all’obbligo per il giudice, in applicazione dell’articolo 325 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea (TFUE) – come interpretato dalla Corte di giustizia dell’Unione europea nella sentenza 8 settembre 2015, causa C-105/14, Taricco – di disapplicare gli articoli 160, terzo comma, e 161, secondo comma, del codice penale, «allorquando ne derivi la sistematica impunità delle gravi frodi in materia di IVA».

Come già anticipato su questa Rivista, la Corte di Appello di Milano e la Corte di Cassazione hanno sollevato, con riferimento agli articoli 3, 11, 24, 25, comma secondo, 27, comma terzo, e 101, comma secondo, della Costituzione, questioni di legittimità costituzionale dell’articolo 2 della legge 2 agosto 2008, n. 130, la quale ordina l’esecuzione nell’ordinamento italiano del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea (TFUE).

Tale disposizione, in particolare, è stata censurata nella parte in cui impone di applicare la disposizione di cui all’art. 325 §§ 1 e 2 TFUE dalla quale – nell’interpretazione fornitane dalla Corte di Giustizia nella (prima) sentenza Taricco – discende l’obbligo per il giudice nazionale di disapplicare gli artt. 160 ultimo comma e 161 secondo comma c.p., relativi agli effetti dell’interruzione della prescrizione, laddove tali effetti impediscano l’accertamento dei fatti in un numero considerevole di casi di gravi frodi in materia di IVA, anche se dalla disapplicazione discendano effetti sfavorevoli per l’imputato a causa del prolungamento del termine di prescrizione.

Naturalmente, la Corte Costituzionale dovrà ora esaminare tali questioni alla luce della sentenza della Grande Sezione della CGUE del 5 dicembre 2017 (c.d. Taricco-bis) a seguito del rinvio pregiudiziale, disposto con ordinanza n. 24 del 2017, per l’interpretazione dell’articolo 325, paragrafi 1 e 2, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Su quest’ultima decisione, rinviamo all’articolo di A. Massaro, Taricco 2 – Il ritorno (sui propri passi?). I controlimiti come questione che “spetta ai giudici nazionali”: cambiano i protagonisti, ma la saga continua, in questa Rivista, 2017, 12.

Redazione Giurisprudenza Penale

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