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Sollevata questione di legittimità costituzionale dell’art. 44 c. 2 dpr 380/2001 come interpretato nella sentenza Varvara c. Italia

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Cassazione Penale, Sez. III, 20 maggio 2014 (ud. 30 aprile 2014), n. 20636
Presidente Mannino, Relatore Scarcella

Segnaliamo il provvedimento con cui la terza sezione della Corte di Cassazione (Relatore Scarcella) ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell’art. 44, comma 2 del d.P.R. n. 380 del 6 giugno 2001.

Nello specifico, con l’ordinanza numero 20636/2014, i giudici della terza sezione hanno sollevato questione di legittimità costituzionale dell’art. 44, comma 2 del d.P.R. n. 380 del 6 giugno 2001 così come interpretato dalla Corte EDU (sentenza Varvara), nel senso che la confisca ivi prevista non può applicarsi nel caso di prescrizione del reato anche qualora la responsabilità penale sia stata accertata in tutti i suoi elementi, per violazione degli artt. 2, 9, 32, 41, 42 e 117, primo comma Cost. – i quali impongono che il paesaggio, l’ambiente, la vita e la salute siano tutelati quali valori costituzionali oggettivamente fondamentali, cui riconoscere prevalenza nel bilanciamento con il diritto di proprietà.

La norma suddetta, in altri termini, come sopra interpretata non terrebbe conto di tale bilanciamento, che deve essere sempre operato qualora siano in gioco opposti interessi costituzionalmente protetti, anche qualora gli uni trovino tutela nella CEDU e gli altri nella Costituzione Italiana.

Ricordiamo che la Corte di Strasburgo, nella sentenza relativa alla causa Varvara c. Italia (clicca sul link per scaricare il testo della pronuncia in italiano) avevano stabilito che deve considerarsi illegittima la confisca di un bene se il reato di lottizzazione abusiva in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico è prescritto e avevano, perciò, condannato l’Italia al risarcimento dei danni morali e patrimoniali  in favore dell’imprenditore.

Redazione Giurisprudenza Penale

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