ARTICOLITesi di laurea

Ambiente svenduto: studio ed analisi del processo penale dell’ILVA di Taranto (Tesi di Laurea)

Ateneo: Università degli Studi di Perugia

Anno accademico: 2018/2019

L’elaborato analizza il caso dello stabilimento siderurgico dell’ILVA di Taranto, ne ricostruisce la storia poiché emblematica delle logiche e soprattutto delle carenze e mancanze che hanno caratterizzato fino ad oggi la maggior parte della programmazione pubblica italiana in materia ambientale, concentrandosi principalmente sul processo penale iniziato nel luglio del 2012.

La ricerca è basata sullo studio e sulla analisi delle fasi e dei tratti caratterizzanti la vita del siderurgico tarantino. Sarà ricostruita la storia dello stabilimento, dalla sua nascita nel 1960 come azienda pubblica sotto il nome di ITALSIDER, alla privatizzazione nel 1995 con la famiglia Riva fino ad arrivare alle ultime vicende che vedono coinvolto il colosso industriale franco indiano ArcelorMittal e la nuova proprietà che si prospetta con l’entrata nella compagine societaria nuovamente dello Stato.

Il focus principale dell’elaborato è l’analisi dell’inchiesta “Ambiente svenduto”, che ricostruisce la vicenda giudiziaria dal 1995 al 2012, periodo di proprietà del gruppo Riva, che secondo la ricostruzione dell’accusa avrebbe costituito una vera e propria associazione per delinquere finalizzata a commettere delitti contro l’incolumità pubblica tra i quali il reato di omissione dolosa di cautele antinfortunistiche, di disastro ambientale e di avvelenamento di sostanze destinate all’alimentazione e delitti vari contro la pubblica amministrazione, nello specifico il reato di concussione, di corruzione, di falso e di abuso di ufficio. Quello che viene contestato infatti non sono solamente reati di stampo penale ambientale, ma, soprattutto, un determinato modo di fare industria che ha trovato, poi, nella politica e nella pubblica amministrazione un terreno connivente.

Ciò che viene analizzato, inoltre, attingendo da testi quali principalmente “Dalle macerie” del giornalista Alessandro Leogrande, è anche l’impatto dell’ILVA da un punto di vista economico e sociologico, oltre che i risvolti giurisprudenziali delle sentenze che hanno interessato da vicino lo stabilimento e che hanno fortemente influito il dibattito dottrinale, portando anche a sentenze di merito della Corte Costituzione ed anche della Corte europea dei diritti dell’uomo.