La decisione delle Sezioni Unite sulla rilevanza, ai fini della prescrizione del reato, della recidiva contestata ma solo implicitamente riconosciuta dal giudice di merito
Cassazione Penale, Sezioni Unite, ud. 25 ottobre 2018, informazione provvisoria n. 26
Presidente Carcano, Relatore Dovere
Con ordinanza n. 30042 del 2018, era stata rimessa alle Sezioni Unite la seguente questione di diritto: «se, la recidiva contestata e accertata nei confronti dell’imputato e solo implicitamente riconosciuta dal giudice di merito che, pur non ritenendo di aumentare la pena a tale titolo, abbia specificamente valorizzato, per negare il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, i precedenti penali dell’imputato, rileva o meno ai fini del calcolo del tempo necessario ai fini della prescrizione del reato».
All’udienza del 25 ottobre 2018, le Sezioni Unite hanno fornito la seguente soluzione: «la valorizzazione dei precedenti penali dell’imputato per la negazione delle attenuanti generiche non implica il riconoscimento della recidiva in assenza di aumento della pena a tale titolo o di giudizio di comparazione delle concorrenti circostanze eterogenee; in tal caso, la recidiva non rileva ai fini del calcolo dei termini di prescrizione del reato».