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Riflessioni in tema di responsabilità medica

in Giurisprudenza Penale Web, 2019, 3 – ISSN 2499-846X

Il rapporto medico paziente è stato al centro, negli ultimi decenni, di una intensa elaborazione concettuale ispirata ad una rivisitazione dei canoni tradizionali di interpretazione della responsabilità medica e determinata da un nuovo modo di intendere il rapporto medico paziente, nell’ottica di un abbandono della precedente concezione autoritaria con conseguente assunzione di una maggiore consapevolezza nella soluzione dei problemi afferenti la salute da parte del paziente medesimo.

L’obiettivo primario – in nome di una scoperta “alleanza terapeutica” fra medico e paziente – è stato quello di assicurare un coordinamento fra il diritto fondamentale dell’ammalato di essere curato e rispettato come persona, anche per il rilievo costituzionale degli stessi diritti (artt. 2 e 32 Cost.) e l’altrettanto incontestabile diritto dell’esercente la professione sanitaria ad uno svolgimento consapevole e sereno del mandato professionale, fra libertà e dovere di cura.

L’obbligazione assunta dal medico nei confronti del paziente, in esecuzione del contratto di prestazione d’opera intellettuale,  era stata tradizionalmente configurata quale obbligazione di mezzi, e pertanto collegata alla regola generale prevista dall’art. 1176, 2° co., c.c., richiedendosi al medico di eseguire la sua prestazione non con la diligenza del buon padre di famiglia, bensì con la diligenza richiesta dalla natura dell’attività professionale esercitata.

Negli ultimi anni, tuttavia, la dottrina assumeva posizioni critiche sull’utilizzo della distinzione tra obbligazioni di mezzi e di risultato, considerando tale distinzione – e la riconduzione esclusiva dell’obbligazione del medico nell’alveo della categoria delle obbligazioni di mezzi –  foriera di contrasti sia in ordine all’oggetto o contenuto dell’obbligazione, nonché  sul versante dell’onere della prova.

Come citare il contributo in una bibliografia:
A. Nuara, Riflessioni in tema di responsabilità medica, in Giurisprudenza Penale Web, 2019, 3