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Amore e carcere: binomio (im)possibile(?)! La Corte costituzionale segna una tappa fondamentale del percorso di inveramento del volto costituzionale della pena

in Giurisprudenza Penale Web, 2024, 2 – ISSN 2499-846X

Corte costituzionale, 26 gennaio 2024, ud. 5 dicembre 2023, n. 10/2024
Presidente Barbera, Relatore Petitti

Con la sentenza n. 10/2024 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del divieto assoluto di colloqui intimi tra detenuti e familiari, affermando finalmente il diritto all’affettività e alla sessualità in carcere a distanza di oltre dieci anni dal precedente arresto della sentenza n. 301/2012.

Con tale pronuncia, la Corte ha reso possibile l’accesso a colloqui riservati senza il controllo a vista da parte del personale della polizia penitenziaria dichiarando illegittimo l’art. 18 della legge n. 354/1975 (ord. penit.) e rimettendo la una valutazione del caso concreto all’amministrazione, in prima battuta, e in caso di diniego a quella giurisdizionale del magistrato di sorveglianza.

La Corte delinea i limiti ostativi e i destinatari, ribadendo come, qualsiasi decisione diversa del legislatore dovrà rispettare il principio di proporzionalità e garantire l’effettività dell’esercizio del diritto di affettività. Invita inoltre tutte le parti interessate, dall’amministrazione penitenziaria, alla magistratura di sorveglianza a vigilare su di una corretta ed equilibrata attuazione.

Come citare il contributo in una bibliografia:
V. Manca, Amore e carcere: binomio (im)possibile(?)! La Corte costituzionale segna una tappa fondamentale del percorso di inveramento del volto costituzionale della pena, in Giurisprudenza Penale Web, 2024, 2