La riforma dei reati ambientali introdotta – a sorpresa – dal decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116. Note di (primissima) lettura ed aspetti controversi
in Giurisprudenza Penale Web, 2025, 9 – ISSN 2499-846X
Il decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116 – “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 183 dell’8 agosto 2025 ed in vigore dal 8 agosto 2025 – interviene in modo significativo sul diritto penale ambientale modificando la disciplina contenuta nel d.lgs. n. 152/2006 e nel codice penale.
Si tratta di un intervento non marginale se solo si considera che la maggior parte delle ipotesi prima aventi natura contravvenzionale vengono trasformate in delitti; vengono altresì inserite fattispecie ex novo che, prima facie, sembrano anticipare sensibilmente la tutela penale.
Completano il quadro interventi in materia di responsabilità amministrativa degli enti e altri inerenti alcuni profili “processuali”.
In attesa della conversione del decreto da parte del Parlamento, il presente contributo si prefigge l’obiettivo di dare un primo sguardo alle nuove norme, cercando, per quanto possibile, di offrire alcuni spunti di riflessione.
Come citare il contributo in una bibliografia:
R. Compostella, La riforma dei reati ambientali introdotta – a sorpresa – dal d.l. 8 agosto 2025, n. 116. Note di (primissima) lettura ed aspetti controversi, in Giurisprudenza Penale Web, 2025, 9