Il fenomeno dell’ingiustizia sommaria dei social tramite le azioni di callout
in Giurisprudenza Penale Web, 2025, 12 – ISSN 2499-846X
Il termine callout fa riferimento ad una pratica attuata all’interno delle piattaforme social per attirare, o veicolare, l’attenzione pubblica nei confronti di illeciti o, il più delle volte, condotte non allineate con la morale comune. In origine, questa modalità d’azione è stata scelta da parte di attivisti con lo scopo di porre sotto i riflettori talune ingiustizie e sollevare così dei dibattiti su determinate tematiche.
Sebbene negli intenti o nel migliore dei mondi possibili possa facilmente rientrare nel novero delle pratiche nobili e virtuose fino a diventare un meccanismo di responsabilità sociale, non è possibile però ignorarne taluni aspetti particolarmente critici e distorsivi. Soprattutto, nelle forme più distorte in cui si esprime nell’esporre dei contenuti per condannare tramite una gogna social autori (veri o presunti) di determinate azioni avvalendosi dei canali dei new media.
Come citare il contributo in una bibliografia:
S. Gazzella, Il fenomeno dell’ingiustizia sommaria dei social tramite le azioni di callout, in Giurisprudenza Penale Web, 2025, 12







