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Alle Sezioni Unite la questione relativa alla tutela del creditore cessionario in caso di sequestro e confisca

Cassazione Penale, Sez. V, Ordinanza, 26 gennaio 2018 (ud. 9 gennaio 2018), n. 3810
Presidente Palla, Relatore Morosini

Si segnala all’attenzione dei lettori l’ordinanza con la quale la V sezione penale della Cassazione, preso atto della sussistenza di un contrasto nella giurisprudenza di legittimità, ha rimesso alle Sezioni Unite il ricorso affinché stabiliscano se «la cessione, avvenuta dopo la trascrizione del provvedimento di sequestro o di confisca di prevenzione, del credito ipotecario precedentemente insorto determini o meno di per sé uno stato di mala fede in capo al nuovo titolare, come tale preclusivo dell’ammissibilità della sua ragione creditoria».

Nella giurisprudenza di legittimità si individuano almeno due orientamenti contrastanti sul punto.

Secondo un primo indirizzo, la circostanza secondo cui l’acquisto del credito vantato nei confronti di un soggetto attinto da sequestro e/o confisca sia avvenuto in epoca successiva al provvedimento ablatorio determina di per sé l’inopponibilità del credito nei confronti dello Stato, non potendosi ravvisare la buona fede in capo al creditore cessionario.

Un indirizzo di segno opposto, affacciatosi più recentemente nella giurisprudenza della Cassazione, valorizza invece la circostanza secondo cui il creditore cessionario subentra nella medesima posizione del creditore cedente, ed il credito da lui vantato è lo stesso che è sorto tra l’originario debitore e l’originario creditore, con la conseguenza che la circostanza secondo cui l’acquisto del credito sia successivo alla trascrizione del sequestro non determina ipso iure l’inammissibilità della domanda del creditore e l’inopponibilità del credito nei confronti dello Stato, ferma restando la necessità di verificare la sussistenza dei presupposti per l’opponibilità stessa.

Per una disamina dei diversi orientamenti giurisprudenziali e per ulteriori riferimenti si veda la nota di S. Calvigioni a Cass. 11 agosto 2017, n. 39157 e Cass. 4 agosto 2017, n. 38821, in Foro it., 2018, II, 43 ss., consultabile in anteprima al seguente indirizzo: http://www.foroitaliano.it/cass

Redazione Giurisprudenza Penale

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