Berlusconi contro Italia: la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Grande Camera, 27 novembre 2018
Berlusconi c. Italia, ricorso n. 58428/2013
Come avevamo anticipato, era previsto per oggi il deposito della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nella causa Berlusconi c. Italia avente ad oggetto, come è noto, la applicazione retroattiva delle disposizioni della c.d. “Legge Severino” nella parte in cui disciplinano le cause di ineleggibilità e decadenza di alcune cariche pubbliche, fra cui quella di Senatore della Repubblica, nei confronti di chi abbia riportato condanne definitive per determinati delitti.
Il ricorrente, lo scorso luglio, aveva dichiarato di voler rinunciare al ricorso (nel comunicato stampa pubblicato sul sito della Corte si legge infatti: “on 27 July 2018 Mr Berlusconi informed the Court that he no longer intended to pursue his application”).
Con sentenza depositata oggi, la Corte ha ritenuto che non vi siano nel caso concreto circostanze particolari relative al “rispetto dei diritti dell’uomo garantiti dalla Convenzione e dai suoi Protocolli” (circostanze che avrebbero consentito, ai sensi dell’art. 37 par. 1, di proseguire nell’esame della domanda nonostante la rinuncia al ricorso) e, a maggioranza, ha deciso di cancellare il ricorso dal ruolo (“the Court, by a majority, decides to strike the application out of its list of cases”).