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Caso Cospito: l’ordinanza con cui il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha rigettato l’istanza di differimento dell’esecuzione della pena nelle forme della detenzione domiciliare

Tribunale di Sorveglianza di Milano, Ordinanza, 27 marzo 2023 (ud. 24 marzo 2023), n. 3862
Presidente Di Rosa, Relatore Anedda

Segnaliamo, in considerazione dell’interesse mediatico della vicenda, l’ordinanza con cui il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha rigettato l’istanza di differimento dell’esecuzione della pena nelle forme della detenzione domiciliare e quella di collocamento permanente nel Reparto di Medicina protetta dell’Ospedale San Paolo di Milano nei confronti di Alfredo Cospito, evidenziando, in merito allo sciopero della fame, come come l’attuale condizione di salute dello stesso – certamente gravemente compromessa – sia “conseguenza dell’esercizio del suo diritto all’autodeterminazione attraverso il rifiuto, con scelta programmata, volontaria e autonoma, della affiancato alle dichiarazioni delle sue motivazioni e alla definizione degli obiettivi auspicati”.

A tal proposito, il Tribunale ha richiamato l’orientamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui, “in tema di differimento facoltativo della pena per grave infermità, la condizione di sofferenza autoprodotta dal condannato, realizzata cioè mediante comportamenti come la mancanza di collaborazione per lo svolgimento di terapie e di accertamenti o il rifiuto dei medicamenti e del cibo, non può essere presa in considerazione ai fini del bilanciamento tra esigenze di salvaguardia dei diritti fondamentali ed obblighi di effettività della risposta punitiva, non potendosi pretendere tutela di un diritto abusato ed esercitato in funzione di un risultato estraneo alla sua causa“.

Redazione Giurisprudenza Penale

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