La modifica “silente” della fattispecie di lieve entità
in Giurisprudenza Penale Web, 2023, 10 – ISSN 2499-846X
L’ipotesi di lieve entità introdotta dal Legislatore del 1990 per mitigare il draconiano arsenale repressivo, quale “valvola di sfogo” del panorama sanzionatorio in materia di stupefacenti e definita dalla giurisprudenza di legittimità fondamentale “strumento di riequilibrio e riproporzionamento” (Cass. Pen. S.U., 27 settembre 2018, n. 51063, Murolo), ha subìto, a distanza di trentatré anni dalla sua mise en scène, una serie di modifiche che hanno sottoposto il principio di certezza del diritto a ripetuti stress test.
L’ultima evoluzione normativa, di cui si analizzeranno i rilevanti effetti indiretti nella disciplina codicistica, contenuta nel c.d. “Decreto Caivano” (D.L. 15 settembre 2023, n. 123), sposta indietro le lancette della lotta alla commercializzazione degli stupefacenti di ben dieci anni.
Nel breve commento alla novella riformatrice, dopo aver ripercorso il travagliato iter della disposizione in cui percuotono i confini della “lieve entità” ben due interventi della Corte Costituzionale, verranno esposti sinteticamente i risvolti che si riverberano, a causa del mutato perimetro sanzionatorio, sul panorama processualpenalistico.
Come citare il contributo in una bibliografia:
M. Frisetti, La modifica “silente” della fattispecie di lieve entità, in Giurisprudenza Penale Web, 2023, 10