La Sentenza Isaia c. Italia: un nuovo paradigma per le misure di prevenzione patrimoniali tra garanzie convenzionali ed efficacia del sistema antimafia
in Giurisprudenza Penale Web, 2025, 10 – ISSN 2499-846X
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Prima Sezione, 25 settembre 2025
Isaia e altri c. Italia, nn. 11176/11 e 27505/14
La pronuncia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel caso Isaia e altri c. Italia segna un momento cruciale nell’evoluzione del sistema italiano delle misure di prevenzione patrimoniali.
La sentenza, pur confermando la natura non sanzionatoria di tali misure, impone standard probatori e motivazionali più rigorosi sotto il profilo dell’articolo 1 del Protocollo n. 1 CEDU.
Il presente contributo analizza i principi affermati dalla Corte, evidenziando come la pronuncia si inserisca in un percorso giurisprudenziale che distingue tra la qualificazione delle misure ai sensi dell’articolo 7 CEDU e i requisiti di proporzionalità e legalità richiesti per l’interferenza con il diritto di proprietà.
Particolare attenzione viene dedicata all’innovativa posizione assunta dalla Corte in merito all’onere probatorio gravante sulle autorità per la confisca di beni intestati a terzi, che segna il superamento del sistema delle presunzioni elaborate dalla giurisprudenza italiana.
Come citare il contributo in una bibliografia:
S. Giordano, La Sentenza Isaia c. Italia: un nuovo paradigma per le misure di prevenzione patrimoniali tra garanzie convenzionali ed efficacia del sistema antimafia, in Giurisprudenza Penale Web, 2025, 10