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Il principio del ne bis in idem nella giurisprudenza europea: la relazione della Cassazione

5Si segnala ai lettori la pubblicazione, sul sito della Corte di Cassazione, della relazione n. 35/2014 da parte dell’Ufficio del Massimario in ordine al tema del principio del ne bis in idem nella giurisprudenza europea alla luce della recente sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo nella causa Grande Stevens c. Italia (clicca qui per scaricare il testo della sentenza in italiano).

Il 4 marzo 2014, come è noto, i giudici di Strasburgo si sono pronunciati sulla natura giuridica da riconoscere alle sanzioni Consob osservando che, sebbene il processo innanzi alla Consob sia amministrativo, le sanzioni inflitte possano essere considerate a tutti gli effetti come penali, anziché amministrative, vista la severità e le ripercussioni delle stesse sugli interessi del condannato.

Pertanto, dopo che sono state comminate sanzioni dalla Consob, l’avvio di un processo penale sugli stessi fatti violerebbe il principio giuridico del ne bis in idem, secondo cui non si può essere giudicati due volte per lo stesso fatto.

La Corte ha così riconosciuto un indennizzo ai ricorrenti per la violazione da parte dell’Italia dell’articolo 6, paragrafo 1, della Convenzione (diritto a un giusto processo in tempi ragionevoli) nonché dell’articolo 4 del protocollo n. 7 (diritto a non essere giudicati o puniti due volte per i medesimi fatti).

Clicca qui per accedere alla relazione dell’ufficio del Massimario della Corte di Cassazione (Redattore: Matilde Brancaccio).

Redazione Giurisprudenza Penale

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