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Il decreto-legge n. 29/2020: alcuni profili critici in ordine al corretto utilizzo della decretazione d’urgenza

in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 7-8 – ISSN 2499-846X

L’Autore commenta il decreto-legge 29 maggio 2020, n. 29, intitolato «Misure urgenti in materia di detenzione domiciliare o differimento dell’esecuzione della pena, nonché in materia di sostituzione della custodia cautelare in carcere con la misura degli arresti domiciliari, per motivi connessi all’emergenza sanitaria da COVID-19, di persone detenute o internate per delitti di criminalità organizzata di tipo mafioso, terroristico e mafioso, o per delitti di associazione a delinquere legati al traffico di sostanze stupefacenti o per delitti commessi avvalendosi delle condizioni o al fine di agevolare l’associazione mafiosa, nonché di detenuti e internati sottoposti al regime previsto dall’articolo 41-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, nonché, infine, in materia di colloqui con i congiunti o con altre persone cui hanno diritto i condannati, gli internati e gli imputati», mettendo in evidenza alcuni profili critici in ordine al corretto utilizzo della decretazione d’urgenza.

Come citare il contributo in una bibliografia:
G. Galazzo, Il decreto-legge n. 29/2020: alcuni profili critici in ordine al corretto utilizzo della decretazione d’urgenza, in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 7/8