CONTRIBUTIDIRITTO PENALE

Il consenso dell’avente diritto. Quando la vita è un bene disponibile

in Giurisprudenza Penale Web, 2022, 1-bis – ISSN 2499-846X

La causa di giustificazione di cui all’art. 50 c.p., il consenso dell’avente diritto, è applicabile solo ove il consenso sia espresso su un bene di cui si può disporre. La vita cessa di essere un bene indisponibile quando la malattia, la sofferenza percepita come insopportabile, la assenza di prospettive e di speranza la rendono un prolungamento della morte.

La parziale abrogazione dell’art. 579 c.p. non spalanca le porte a una ingestibile licenza ad uccidere le persone più fragili anzi ammette un nuovo ambito di tutela, la dignità nella morte, espressione della libertà e dell’autonomia individuale in una visione costituzionalmente orientata del valore della vita.

Come citare il contributo in una bibliografia:
M. Brucale, Il consenso dell’avente diritto. Quando la vita è un bene disponibile, in Giurisprudenza Penale Web, 2022, 1-bis