ARTICOLIDIRITTO PENALE

Sulla applicabilità della particolare tenuità del fatto al concorrente che abbia recato un contributo minimo alla commissione del reato

Cassazione Penale, Sez. III, 18 maggio 2023 (ud. 10 gennaio 2023), n. 21183
Presidente Ramacci, Relatore Gentili

In tema di particolare tenuità del fatto, segnaliamo la pronuncia con cui la terza sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che, a fronte di una lesione non minimale del bene-interesse tutelato dalla norma, l’applicabilità della causa di non punibilità di cui all’art. 131-bis cod. pen. è preclusa anche nei confronti del concorrente nel reato che, con la propria condotta, abbia recato un contributo minimo alla sua perpetrazione.

Esclusa l’ipotesi della connivenza non punibile – ed una volta affermata la responsabilità del ricorrente a titolo di concorso ex art. 110 cod. pen. – “poco incide sostenere che l’apporto da lui fornito alla perpetrazione del reato è stato di limitata importanza, posto che, avendo il legislatore inteso adottare, in caso di concorso di persone nel reato, la cosiddetta teoria monistica, si è in tal modo inteso attribuire l’evento a carico di tutti i concorrenti, giacché il reato è di tutti e di ciascuno di quelli che vi presero parte e che ne vollero la realizzazione, perché è il risultato della comune cooperazione morale e materiale, onde la solidarietà nel delitto importa la solidarietà nella pena, trovando l’importanza dell’apporto materiale offerto da ciascuno dei partecipanti al reato l’unica e compiuta disciplina specializzante nelle disposizioni di cui all’art. 112 cod. pen., aggravatrice della pena per coloro che, nel riparto dei ruoli concorsuali, hanno rivestito una posizione di eminenza, e di cui all’art. 114 cod. pen., mitigatrice della pena per coloro il cui apporto causale è stato di minimo rilievo“.

Redazione Giurisprudenza Penale

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