ARTICOLIDIRITTO PENALEParte speciale

Sottrazione e trattenimento di minore all’estero (art. 574-bis c.p.) e procedibilità d’ufficio: sollevata questione di legittimità costituzionale

Tribunale di Cuneo, Ordinanza, 20 giugno 2023
Giudice dott. Cavallo

Segnaliamo ai lettori l’ordinanza con cui il Tribunale di Cuneo ha solleva questione di legittimità costituzionale dell’art. 574-bis del codice penale (sottrazione e trattenimento di minore all’estero) nella parte in cui, a differenza dell’art. 574 del codice penale, non prevede la punibilità a querela.

Il bene giuridico tutelato dall’art. 574 c.p. è identico a quello protetto dall’art. 574-bis c.p. e consiste – si legge nell’ordinanza -«nella possibilità di effettivo esercizio della responsabilità sul minore da parte del soggetto legalmente investito (genitore, tutore)». Dell’interesse all’armonia familiare (preminente su quello meramente «punitivo») ha tenuto conto anche la Corte costituzionale italiana nella sentenza n. 102 del 29 maggio 2020, «la quale ha dichiarato illegittimità costituzionale del comma 3 dell’art. 574-bis del codice penale nella parte in cui prevede che la condanna pronunciata contro il genitore per il delitto di sottrazione e mantenimento di minore all’estero ai danni del figlio minore comporta automaticamente la sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale, anziché la possibilità per il giudice di disporre la sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale».

Questo Giudice «dubita della legittimità costituzionale dell’art. 574-bis del codice penale nella parte in cui non prevede la punibilità a querela del delitto di sottrazione e trattenimento di minore all’estero e ciò per ingiustificata disparità di trattamento ed irragionevolezza rispetto a quanto stabilito dall’art. 574 del codice penale («tertium comparationis») con riferimento al delitto, per così dire «base», di sottrazione di persone incapaci».

La questione di costituzionalità sollevata è sicuramente rilevante – conclude l’ordinanza – posto che «l’imputata ha trattenuto all’estero i due figli minori contro la volontà del di loro padre e la perseguibilità d’ufficio del delitto contestato dal P.M. impedisce di addivenire ad una sentenza di proscioglimento per intervenuta remissione di querela».

Redazione Giurisprudenza Penale

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