ARTICOLIDIRITTO PENALE

Body shaming e configurabilità del reato di maltrattamenti in famiglia

Cassazione Penale, Sez. VI, 15 settembre 2025 (ud. 26 giugno 2025), n. 30780
Presidente De Amicis, Relatore Paternò Raddusa

Segnaliamo ai lettori la sentenza con cui la Corte di cassazione ha affermato che integrano gli elementi costitutivi del reato di maltrattamenti le condotte di reiterata denigrazione (cd. “body-shaming”) messe in atto da un padre nei confronti della figlia adolescente, tali da arrecarle un clima di vita svilente e umiliante perché riguardanti un tema – l’aspetto esteriore di un soggetto in piena pubertà – rispetto al quale la fragile sensibilità del soggetto passivo funge da chiave di lettura inequivoca dell’intensità delle sofferenze patite dalla persona offesa allorquando le frasi offensive, oltre che gratuite, abbiano contenuti di estrema gravità rispetto al fisiologico percorso di crescita della minore, perché manifestazione di un evidente disprezzo, ancor più sentito in ragione della provenienza paterna delle stesse.

Redazione Giurisprudenza Penale

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