Il clan Spada è associazione mafiosa: una nuova applicazione dell’art. 416-bis c.p. per le mafie non tradizionali
in Giurisprudenza Penale Web, 2021, 6 – ISSN 2499-846X
Corte di Assise di Appello di Roma, Sez. I., 10 marzo 2021 (ud. 12 gennaio 2021), n. 2
Presidente Calabria, Estensore De Cataldo
Il presente contributo si offre come commento analitico di un fenomeno giuridico e socioculturale di grande impatto e in forte evoluzione. Con lo scopo di esaminare le più recenti applicazioni della Suprema Corte dell’art. 416 bis c.p., si analizzano le differenti prospettive offerte dalla giurisprudenza di legittimità che, nella veste di interprete della norma giuridica, è chiamata a fronteggiarsi con l’evoluzione sociale, in un dialogo tra fattispecie tipizzata e nuovi contesti.
Il più recente arresto giurisprudenziale in materia ha avuto ad oggetto la vicenda del clan Spada: la Corte d’Assise di Appello, in data 12.01.2021, ha riconosciuto la qualificazione di associazione di stampo mafioso del sodalizio. La sentenza giunge all’esito di un maxiprocesso, che ha portato ad oltre 17 condanne, per un totale di circa 150 anni di reclusione, confermando l’associazione mafiosa decisa in primo grado dalla Corte di Assise il 24 settembre 2019.
La pronuncia mostra dei punti di connessione, non solo di natura territoriale, con due vicende oggetto di grande attenzione negli ultimi anni: il clan Fasciani e “Mafia Capitale”. In tale quadro, l’art. 416 bis c.p. diviene oggetto di un dibattito più ampio, a cui la giurisprudenza fatica a dare soluzioni univoche.
Attraverso l’analisi giuridica della sentenza della Corte d’Assise di Appello, si propone, dunque, di vagliare l’applicazione dell’art. 416 bis c.p. al clan Spada quale mafia non tradizionale, alla luce delle coordinate ermeneutiche fornite dalla Cassazione sul punto.
Come citare il contributo in una bibliografia:
G. Morello, Il clan Spada è associazione mafiosa: una nuova applicazione dell’art. 416-bis c.p. per le mafie non tradizionali, in Giurisprudenza Penale Web, 2021, 6