CONTRIBUTIDIRITTO PENALE

Banche e società quotate motori del risk governance e della compliance. ESG e rischi penali

in Giurisprudenza Penale Web, 2021, 10 – ISSN 2499-846X

di Paolo Vernero, Maria Francesca Artusi e Benedetta Parena

La normativa riferita ai settori vigilati è da sempre anticipatrice di ulteriori interventi legislativi in materia di governo delle società – quotate e non – con particolare riferimento ai profili attinenti alla gestione e ai controlli.

Ciò avviene sia in relazione a tutta la tematica della compliance, ivi compresa quella “231”, sia in relazione al più ampio ambito della sostenibilità aziendale e della responsabilità sociale dell’impresa.

Per tali ragioni può essere interessante soffermarsi sulle modalità di organizzazione e di gestione dei rischi attuate in seno al mondo delle banche con riferimento alle nuove sfide legate a questi temi.

Va evidenziato, in proposito, che anche la giurisprudenza si troverà sempre più davanti alla necessità di un approccio multidisciplinare, in cui la responsabilità penale – con i suoi principi e le sue garanzie – dovrà interfacciarsi con la normativa aziendalistica in costante evoluzione. Sicurezza, ambiente, informazioni finanziarie e non finanziarie, adeguati assetti organizzativi, continuità aziendale, etica di impresa sono nozioni che entrano a pieno diritto nelle aule di tribunale e nelle valutazioni del giudice penale.

Proprio le banche, tra l’altro, sono state protagoniste di alcune recenti e note sentenze in materia di reati societari e sulla connessa responsabilità “penale” delle persone giuridiche.

Come citare il contributo in una bibliografia:
P. Vernero – M. F. Artusi – B. Parena, Banche e società quotate motori del risk governance e della compliance. ESG e rischi penali, in Giurisprudenza Penale Web, 2021, 10