ARTICOLIDalle Sezioni UniteDIRITTO PROCESSUALE PENALEIN PRIMO PIANO

Depositata la sentenza delle Sezioni Unite (37200/2025) in tema di misure di prevenzione patrimoniali e diritti dei terzi

Cassazione Penale, Sezioni Unite, 14 novembre 2025 (ud. 29 maggio 2025), n. 37200
Presidente Cassano, Relatore Agostinacchio

Come avevamo anticipato, era stata rimessa alle Sezioni Unite la seguente questione di diritto: “se, in tema di misure di prevenzione patrimoniali, l’art. 52, comma 1, d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159 – in forza del quale la confisca non pregiudica i diritti di credito dei terzi derivanti da atti aventi data certa anteriore al sequestro – debba essere interpretato nel senso che, ai fini dell’ammissione allo stato passivo del credito del terzo derivante da fatto illecito commesso dal proposto, il relativo diritto debba essere sorto antecedentemente all’applicazione della misura cautelare, anche se accertato e liquidato in un momento successivo, ovvero nel senso che debba essere anteriore al sequestro anche l’accertamento giudiziale del credito“.

Con la sentenza n. 37200 – depositata il 14 novembre 2025 – le Sezioni Unite hanno affermato che, ai fini dell’ammissione allo stato passivo:

– il credito del terzo derivante da fatto illecito commesso in suo danno deve essere sorto antecedentemente all’applicazione della misura cautelare e deve essere accertato dal giudice della cognizione entro il termine previsto per l’ammissione ordinaria o tardiva al passivo; l’accertamento suddetto deve, in sede penale, essere definitivo, mentre, in sede civile, è sufficiente che sia provvisoriamente esecutivo;

– il credito per le spese giudiziali riconosciute al danneggiato deve essere liquidato in una decisione intervenuta prima dell’applicazione del sequestro di prevenzione.

Redazione Giurisprudenza Penale

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