Le prescrizioni trattamentali e le fonti normative in tema di 41-bis. Introduzione.
in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 1-bis – ISSN 2499-846X
La presente sezione si articola in tredici contributi, aventi per oggetto le singole restrizioni che connotano il regime ex art. 41-bis.
Essi, nel fornire una panoramica aggiornata del grado di “durezza” di tale regime, in fin dei conti setacciano i fondali della disciplina e della prassi penitenziaria alla ricerca di quel “residuo prezioso” di libertà personale nel quale può riespandersi la personalità individuale del detenuto, come ha insegnato la Corte costituzionale in una delle prime pronunce (sent. 349 del 1993) attinenti all’istituto di cui si sta trattando, e come più di recente ha ribadito (sent. n. 186 del 2018).
In particolare, oggetto di analisi è la ben nota circolare DAP n. 3676/6126 del 2 ottobre 2017, intitolata «Organizzazione del circuito detentivo speciale previsto dall’art. 41 bis O.P.», con cui l’amministrazione penitenziaria centrale ha inteso fornire alle direzioni degli istituti interessati una sorta di “testo unico” delle prassi da impiegare nelle sezioni detentive in cui si esegue il regime differenziato.
Volendo fornire una sintetica guida alla lettura dei contributi della presente sezione, è opportuno riservare qualche spunto di riflessione di carattere generale circa l’attuale regolamentazione del regime speciale. Vanno, in particolar modo, messe in luce alcune questioni di fondo inerenti alla citata circolare, che riguardano la sua posizione nel sistema delle fonti e la sua complessiva ispirazione.
Come citare il contributo in una bibliografia:
M. Ruaro, Le prescrizioni trattamentali e le fonti normative in tema di 41-bis. Introduzione, in Giurisprudenza Penale Web, 2020, 1-bis