CONTRIBUTIDIRITTO PENALEResponsabilità degli enti

Il rapporto tra il modello di organizzazione e gestione e il sistema di gestione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro: lo “strano” caso dell’art. 30 D. Lgs. 81/2008.

in Giurisprudenza Penale Web, 2021, 1-bis – ISSN 2499-846X

di Alessandro De Nicola e Valentina Mancuso

L’elaborato affronta il tema del rapporto tra i modelli ex D. Lgs. 231/2001 e i sistemi di gestione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che risulta affatto peculiare anche alla luce della previsione di cui al quinto comma dell’art. 30, D. Lgs. 81/2008. Vengono esaminate le interpretazioni che della stessa hanno offerto la giurisprudenza e la dottrina.

Secondo alcuni la certificazione del sistema di salute e sicurezza è capace ipso facto di attribuire efficacia esimente al modello di organizzazione e gestione, sostanzialmente sancendo l’assenza di colpa in organizzazione o, quantomeno, determinando una presunzione in tal senso (sì da provocare un’inversione dell’onere della prova al riguardo).

Tra gli elementi di criticità che scaturiscono da siffatta interpretazione, tuttavia, si può annoverare la limitazione del margine di discrezionalità del giudicante – che, nel pronunciarsi sulla responsabilità dell’ente, si troverebbe vincolato a una mera ricognizione circa la sussistenza della certificazione – e la responsabilizzazione di soggetti privati, quali sono gli enti certificatori, titolari del potere di assegnare o meno alle società una “patente” di adeguatezza cui conseguirebbe un netto miglioramento della relativa posizione processuale in caso di procedimento.

Viene affrontato il tema dell’invecchiamento di tale previsione, considerato anche che il BS OHSAS sta venendo sostituito dallo standard UNI ISO 45001 e sta pertanto cominciando a porsi la questione su come vada considerato il richiamo al primo sistema, non appena sarà divenuto del tutto obsoleto (nel marzo 2021).  Infine, si formula una proposta di riforma della norma in esame, nell’ottica di assicurare agli enti un ragionevole grado di certezza ex ante circa la correttezza del proprio operato, pur senza svilire il ruolo del giudicante nella valutazione della stessa.

Come citare il contributo in una bibliografia:
A. De Nicola – V. Mancuso, Il rapporto tra il modello di organizzazione e gestione e il sistema di gestione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro: lo “strano” caso dell’art. 30, D. Lgs. 81/2008, in Giurisprudenza Penale Web, 2021, 1-bis