ARTICOLIDIRITTO PROCESSUALE PENALEIndagini e processo

La Cassazione si pronuncia in tema di ordine europeo di indagine e messaggistica criptata sulla piattaforma SKY-ECC

Cassazione Penale, Sez. VI, 2 novembre 2023 (ud. 26 ottobre 2023), n. 44154
Presidente De Amicis, Relatore Aprile

Segnaliamo, in tema di ordine europeo di indagine e messaggistica criptata sulla piattaforma SKY-ECC, la pronuncia con cui la Corte di cassazione ha affermato i seguenti principi di diritto:

– l’oggetto dell’acquisizione all’estero della messaggistica criptata sulla piattaforma SKY-ECC non costituisce dato informatico utilizzabile ai sensi dell’art. 234-bis cod. proc. pen., sicché, in tale ipotesi, l’attività acquisitiva, se riguardante comunicazioni avvenute nella fase “statica”, dev’essere inquadrata nelle disposizioni dettate in materia di perquisizione e sequestro e, in particolare, in quella prevista dall’art. 254-bis cod. proc. pen., mentre se, avente ad oggetto comunicazioni avvenute nella fase “dinamica”, dev’essere inquadrata nella disciplina degli artt. 266 e ss. cod. proc. pen., in materia di intercettazioni telematiche.

– la questione della illegittima emissione dell’ordine europeo di indagine da parte del pubblico ministero italiano non può essere dedotta dinanzi al giudice italiano, nel caso in cui tale ordine sia stato emesso per acquisire una prova già disponibile nello Stato di esecuzione e la stessa sia stata definitivamente trasmessa da detto Stato (in motivazione, la Corte ha precisato che, in tal caso, la difesa può soltanto far valere la mancanza delle condizioni di ammissibilità della prova secondo l’ordinamento processuale italiano).

–  l’utilizzabilità di prove acquisite all’estero a seguito della sua emissione è subordinata all’accertamento, da parte del giudice italiano, delle condizioni di ammissibilità dell’atto di indagine secondo le regole dell’ordinamento nazionale e del rispetto delle norme inderogabili e dei relativi principi fondamentali (fattispecie in tema di diritto della difesa all’accesso agli atti d’indagine con cui erano state acquisite e decriptate dall’Autorità francese comunicazioni telematiche su piattaforma criptata).

Redazione Giurisprudenza Penale

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