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Questioni di competenza e giurisdizione nel sistema della Procura europea, a partire da una recente sentenza del GUP di Milano

in Giurisprudenza Penale Web, 2024, 3 – ISSN 2499-846X

Tribunale di Milano, Sezione GUP, 9 febbraio 2024 (ud. 5 dicembre 2023) 
Giudice dott. Fabrizio Filice

Interessante provvedimento emesso dal Giudice per l’udienza preliminare di Milano nell’ambito di un processo istruito dalla Procura europea (EPPO). Si tratta di una sentenza di primo grado, e dunque non ancora definitiva, resa all’esito di un giudizio abbreviato c.d. secco ex art. 449 cpp. I fatti per cui si procede sono riconducibili, secondo l’impostazione dell’accusa, a un articolato sistema di evasione dell’IVA (secondo il modello delle “frodi carosello”).

Un ulteriore grado di interesse è quello per cui la vicenda è stata portata a giudizio dalla Procura europea e riguarda ipotesi di reato caratterizzate da un chiaro quadro transnazionale con il coinvolgimento di più possibili giurisdizioni nazionali, pure all’interno di una indagine unitaria resa possibile dalla richiamata competenza transnazionale della Procura europea. Il filone definito in abbreviato si è transitoriamente radicato in Italia sulla base delle determinazioni assunte dai diversi uffici inquirenti coinvolti in assenza di pronunce giurisdizionali che abbiano approfondito, vagliato e controllato il corretto governo dei criteri di competenza e giurisdizione.

In effetti, come acutamente notato da molti osservatori sin dalla adozione del Regolamento 1939/2017 della UE relativo alla istituzione dell’Ufficio di Procura Europeo, i piani delle questioni relative alla competenza dell’Ufficio (soprattutto quanto al profilo territoriale) si intersecano e confondono assai spesso con complesse questioni di giurisdizione con la conseguente emersione di un genus nuovo di questioni proprio a cavallo tra competenza e giurisdizione.

Tali questioni e la loro complessità, cosi come anche la necessità di una maggiore elaborazione ed attenzione da parte degli operatori del diritto e degli studiosi di questioni penali ed europee, sono ben esemplificate dalla parte forse la più interessante del provvedimento offerto in lettura ed evincibile alle pagine 167 e seguenti del documento (sotto allegate).

Nel caso di specie, le questioni vengono però sollevate dalle difese sotto il profilo di una eventuale violazione dell’art. 9 cp (ovvero assenza della istanza di procedere del Ministero della Giustizia italiana) mentre in questa sede rileva soprattutto, ai fini del commento, il profilo della valutazione della competenza del giudice italiano pure trattato dal GUP.

Vale la pena inoltre di ricordare come il Regolamento EPPO (1939/2017) preveda alcune regole speciali di individuazione della competenza e richiami alcuni concetti come “centro dell’attività criminosa” o il riferimento alla “maggior parte dei reati” che sono concetti proprio di diritto dell’Unione europea e a cui spetta una interpretazione autonoma rispetto alla sedimentazione di regole avvenuta nei singoli sistemi giudiziari nazionali.

Come citare il contributo in una bibliografia:
A. Barletta, Questioni di competenza e giurisdizione nel sistema della Procura europea, a partire da una recente sentenza del GUP di Milano, in Giurisprudenza Penale Web, 2023, 4